Cartesio, gli Automi, e l’Anima nella disputa fra Tommaso Ceva e Guido Grandi

Autori

  • Alfredo Serrai Università di Roma "La Sapienza"

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2283-9364/6105

Parole chiave:

Intelligenza artificiale, Modello filosofico cartesiano, Epistemologia della scienza, Robotica, Trasmissione del sapere

Abstract

Seppure in un sistema universale regolato da leggi fisiche e matematiche Cartesio delineava l’intelligenza umana come un dono divino. La scena letterario-culturale di una disputa sorta nel XVIII secolo tra il camaldolese Guido Grandi e Tommaso Ceva, entrambi matematici, sull’interpretazione del modello cartesiano dell’intelligenza umana, offre lo spunto per ripercorrere la strada speculativa di una questione tecno-filosofica che riguarda le potenzialità umane di dotare anche le creature bioniche e robotiche della capacità di sperimentare l’autocoscienza.

Downloads

Pubblicato

2016-05-04

Come citare

Serrai, A. (2016). Cartesio, gli Automi, e l’Anima nella disputa fra Tommaso Ceva e Guido Grandi. Bibliothecae.It, 5(1), 55–70. https://doi.org/10.6092/issn.2283-9364/6105

Fascicolo

Sezione

Saggi