Francesco Lumachi: contributo alla biografia di un libraio editore fiorentino d’inizio Novecento

Abstract

Francesco Lumachi, il piccolo libraio fiorentino che debuttò nel 1900 sulla scena editoriale italiana, nonostante appartenga a una realtà imprenditoriale,
quella dei librai-editori, ancorata più al passato che al futuro, si considera abbia inaugurato assieme al nuovo secolo anche il libro moderno. Con intuito e audacia contribuì, infatti, per primo alla notorietà di autori destinati a imporsi nel panorama culturale per qualità innovative, e con raffinato gusto estetico pubblicò volumi di ricercata eleganza tipografica e talvolta anche di forma non convenzionale; da vero “amico dei libri”, come amava definirsi, fu inoltre narratore di amene storie bibliografiche. Una figura sfaccettata rimasta avvolta comunque sempre nel mistero, complice l’indole schiva e modesta, la parabola professionale breve e dagli esiti drammatici, la perdita molto probabile di carte personali e di lavoro. Nel tentativo di colmare il vuoto biografico, il contributo espone i risultati di ricerche d’archivio che scavano per la prima volta nelle radici famigliari e nel percorso scolastico di Francesco Lumachi, un retroterra da cui emergono elementi inediti e allo stesso tempo un ventaglio d’interrogativi suscettibili di ulteriori indagini, assieme a tratti della personalità che trovano punti di contatto in scelte editoriali ed esistenziali, come incongruenze e fascinazioni giustificabili con il contesto storico di riferimento. Il lavoro si avvale inoltre di un corredo iconografico, anch’esso in parte inedito, a testimonianza e riprova degli argomenti trattati.