Codici italiani nella Biblioteca Universitaria Eötvös Loránd, Budapest

Abstract

La Biblioteca dell’Università Eötvös Loránd di Budapest, che quest’anno celebra il suo 460° anno di fondazione, è una delle più antiche biblioteche pubbliche in Ungheria. La natura storica della sua collezione è dovuta principalmente alla sua continua attività nei secoli, elemento molto raro nell’Europa centro-orientale. Inoltre, altri fattori significativi alla base della crescita della sua collezione furono la soppressione dei monasteri voluta da Giuseppe II e alcune ingenti donazioni. Tra queste spicca la donazione del sultano Abdul Hamid II (1877), che arricchì la collezione di trentacinque codici. La maggior parte di questi manoscritti medievali furono portati a Istanbul come bottino di guerra durante l’occupazione ottomana del regno ungherese nei secoli XVI-XVII. La maggior parte dei codici donati dal Sultano nel 1877 sono di origine italiana, in particolare manoscritti umanisti, e una dozzina di essi facevano parte della Bibliotheca Corvina, la famosa collezione del re Mattia I (1458-1490). Tra questi, figurano inoltre quattro codici proveniente dall’antica raccolta di Francesco Sforza, duca di Milano (1450-1466). La gran parte dei quarantasette manoscritti medievali italiani della biblioteca sono in latino; tra questi, particolarmente significativo per la cultura italiana è un manoscritto autografo di Bernardino da Siena. Tra i quattro manoscritti in lingua italiana un codice della Commedia di Dante è il più noto, sebbene risultino di grande interesse anche i restanti: un manuale nautico, un’antologia di etica e un’opera musicologica. Questo saggio presenta sinteticamente le caratteristiche di ogni manoscritto medievale italiano conservato nella biblioteca dell’Università Eötvös Loránd, segnalando tra l’altro la bibliografia nota su questo corpus di manoscritti. Si riportano i link alle versioni digitali dei manoscritti disponibili nel repository istituzionale della biblioteca (EDIT) e, nel caso dei manoscritti corviniani, il rinvio alla descrizione e alla copia digitale presente nella Bibliotheca Corvina Virtualis della Biblioteca nazionale ungherese. Il contributo, infine, si conclude con un excursus dedicato ai programmi offerti dall’Istituto di Biblioteche e Scienze dell’Informazione dell’Università Eötvös Loránd in relazione alla storia e alla cultura del libro italiano. Obiettivo trasversale è infatti quello di favorire la ricerca interculturale e i rapporti professionali tra studiosi di biblioteche e scienze dell’informazione italiani e ungheresi, già avviati in occasione di alcuni incontri tra bibliotecari italiani e ungheresi organizzati a cavallo del millennio.