De Bibliothecis Syntagma di Giusto Lipsio: novità e conferme per la storia delle biblioteche

Autori

  • Diego Baldi ISMA - CNR

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2283-9364/5614

Parole chiave:

De Bibliothecis Syntagma, Giusto Lipsio, Gabriel Naudè, Fulvio Orsini, Storia delle Biblioteche

Abstract

Il De Bibliothecis Syntagma di Giusto Lipsio, nel 1602, rappresentò il punto d’inizio della moderna storia delle biblioteche, influenzando Federico Borromeo nel periodo della fondazione dell’Ambrosiana e ispirando Gabriel Naudè durante la composizione del suo Advis pour dresser une bibliotheque. Un confronto serrato tra i capitoli dedicati alle biblioteche dell’antica Roma e gli scritti di enciclopedisti, antiquari ed eruditi italiani e germanici che si occuparono delle medesime librariae mostra quali furono le novità metodologiche e concettuali che Lipsio introdusse nella storia delle biblioteche, ossia analisi critica e filologica delle fonti accompagnata da una loro organizzazione razionale. L’uso di un genere letterario estremamente conosciuto e familiare quale quello del trattatello antiquario permise a Lipsio di veicolare nel Syntagma una visione profondamente innovativa dell’idea stessa di biblioteca, rappresentata dal Museo Alessandrino e e dalle sue caratteristiche di universalità e libertà di pensiero e di espressione.

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Pubblicato

2013-07-01

Come citare

Baldi, D. (2013). De Bibliothecis Syntagma di Giusto Lipsio: novità e conferme per la storia delle biblioteche. Bibliothecae.It, 2(1), 15–94. https://doi.org/10.6092/issn.2283-9364/5614

Fascicolo

Sezione

Saggi