Storia delle biblioteche e Storia della biblioteca

Autori

  • Alfredo Serrai

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2283-9364/5784

Parole chiave:

Storia delle Biblioteche, Biblioteche storiche, Bibliografia

Abstract

Una riflessione storica in ambito bibliotecario impone, innanzitutto, una definizione chiara della Storia della Biblioteche, che si articola in due parti: una è la Storia della Biblioteca, l’altra è la Storia delle Biblioteche. Alla prima spetta la definizione di Biblioteca, l’individuazione delle sue origini e l’illustrazione dei suoi processi di accrescimento e sviluppo. Alla seconda, invece, compete la presentazione di quelle Biblioteche che per rilevanza bibliografica e influenza culturale risultino particolarmente influenti per le vicende e l’evoluzione intellettuale di un gruppo, di una società, o di una nazione. In tal senso, parte del valore di una raccolta libraria è commisurato alle funzioni che essa sosterrà nell’espletamento di un mestiere o un’attività scientifica. Proprio la collezione bibliografica determina la qualità di una biblioteca, che sarà tanto maggiore quanto più mirata e consapevole sarà la selezione dei libri che andranno a comporla. Il vincolo bibliografico, infatti, quando è frutto di una scelta criticamente consapevole, dà luogo ad una raccolta altamente rappresentativa del panorama librario del tempo in cui essa ha avuto origine, regalando allo studioso uno spaccato storico attendibile della realtà bibliografica dell’epoca e dei rapporti che essa poteva avere con il contesto culturale e scientifico coevo. Non è mai da dimenticare, tuttavia, che una Biblioteca che abbia una storia è in realtà composta da più Biblioteche, ciascuna comprendente i libri relativi ad un particolare periodo e che si sono nel tempo aggiunti alla collezione originale. Alla luce di tale realtà, la possibilità di realizzare una reale Storia delle Biblioteche è concreta, poiché: «Se una biblioteca è significativa nell’ambito di un quadro culturale di un certo rilievo, e possiede, sia una connotazione precisa che una fisionomia stabile e riconoscibile, allora, in quanto può risultare oggetto di valutazione e di confronto, essa è suscettibile di divenire un’entità della quale si può fare storia». In quest’ottica, la storia delle raccolte librarie può essere efficace solamente se basata sulle più significative, ossia sulle grandi Biblioteche storiche che, per la loro natura, sono rappresentative non soltanto delle varie realtà bibliografiche in cui si costituirono le proprie collezioni, ma anche del contesto culturale e scientifico in cui esse si svilupparono e con il  quale interagirono. Da tali presupposti discendono due requisiti che le biblioteche debbono possedere per essere meritevoli di attenzione storica: un vincolo bibliografico chiaro ed univoco che leghi i libri che le compongono e una numerosità di questi ultimi abbastanza elevata da costituire un insieme rappresentativo del panorama librario del tempo.

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Pubblicato

2015-07-01

Come citare

Serrai, A. (2015). Storia delle biblioteche e Storia della biblioteca. Bibliothecae.It, 4(1), 19–35. https://doi.org/10.6092/issn.2283-9364/5784

Fascicolo

Sezione

Saggi