«Amabo te, mi Murete». Le lettere di Paolo Manuzio a Marc’Antoine Muret e il gesuita Pietro Lazzari. Con documenti inediti
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2283-9364/5785Parole chiave:
Paolo Manuzio, Marc’Antoine Muret, Pietro Lazzari, Collegio Romano, Bibliotheca MaiorAbstract
Il ritrovamento presso l’Archivio storico della Pontificia Università Gregoriana di 32 lettere inviate da Paolo Manuzio (1512-1574) a Marc’Antoine Muret (1526-1585), ha consentito di confrontare per la prima volta il testo dei manoscritti originali con quello dato alle stampe dall’erede del grande Aldo. Ne sono risultate diverse discrepanze in parte già segnalate dal gesuita Pietro Lazzari (1711-1789), bibliotecario del Collegio Romano, che nel 1757 le segnalò in una sua opera dedicata alla pubblicazione di testi inediti presenti nei fondi della Bibliotheca Maior, istituto dove nel 1601 approdò la libreria privata dell’erudito francese. Questo lavoro di emendazione è rimasto pressoché sconosciuto fino ad oggi e viene dunque riproposto con la pubblicazione di altre varianti non segnalate da Lazzari e di due lettere inedite della corrispondenza Manuzio-Muret.Downloads
Pubblicato
2015-07-01
Come citare
Mancini, L. (2015). «Amabo te, mi Murete». Le lettere di Paolo Manuzio a Marc’Antoine Muret e il gesuita Pietro Lazzari. Con documenti inediti. Bibliothecae.It, 4(1), 37–55. https://doi.org/10.6092/issn.2283-9364/5785
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