La protezione del Furioso: Ariosto e il sistema dei privilegi in Italia
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2283-9364/7024Parole chiave:
Ludovico Ariosto, Orlando Furioso, privilegi, Venezia, opere minoriAbstract
Primo best seller della letteratura italiana, l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto fu stampato a Ferrara in tre edizioni a cura dello stesso autore (1516, 1521, 1532). Il poeta dimostrò grande intraprendenza nell’organizzare l’intera operazione: acquistò la carta, si occupò delle vendite e ottenne privilegi per proteggere il suo libro dalla pubblicazione non autorizzata e per preservare l’integrità del testo. Egli spese dunque tempo e denaro per ottenere privilegi da diverse giurisdizioni, dal Papa, dall’Imperatore, da Venezia, Milano, Ferrara, Genova, e da altre potenze. Tuttavia il poema venne ristampato più volte, soprattutto dagli stampatori veneziani che ne decretarono la sua inarrestabile ascesa. Inoltre, la morte di Ariosto (1533) annullò tutti i privilegi che aveva faticosamente ottenuto e spinse gli eredi a tentare di rimediare alla situazione chiedendo privilegi che salvaguardassero gli interessi della famiglia. In particolare, gli eredi di Ariosto ottennero (1535) dal Senato veneziano un privilegio per la stampa delle opere minori inedite del poeta.
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