Il commercio librario a Bologna tra '500 e '600: i librai di Ulisse Aldrovandi
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https://doi.org/10.6092/issn.2283-9364/7025Parole chiave:
Ulisse Aldrovandi, commercio librario, storia di Bologna nel XVI secolo, storia del libro, famiglie di librai-stampatoriAbstract
Nella seconda metà del sec. XVI Bologna rappresenta un mercato in espansione per il commercio librario, offrendo un mercato ampio e variegato. La biblioteca del naturalista Ulisse Aldrovandi (1522- 1605) è una delle più importanti della città, sia per numero di volumi che per varietà di interessi. I rapporti fra Aldrovandi e alcune figure di spicco del commercio librario bolognese sono testimoniati dagli appunti manoscritti dello scienziato, conservati presso la Biblioteca Universitaria di Bologna. Individuate tre grandi tipologie commerciali entro le quali collocare le attività di alcune di queste figure, sono esaminati nello specifico i casi di Giovanni Alessi e Girolamo Tamburini, in quanto rappresentanti di succursali bolognesi di ditte veneziane; delle famiglie Sopranini, Mascheroni, Bernia, esempio di dinastie di librai-editori ben radicate nella realtà cittadina; di Gaspare Bindoni e Simone Parlasca, non bolognesi, caratterizzati da ambizioni e attività, sia commerciali che editoriali, di più ampio respiro. La documentazione d’archivio permette la ricostruzione delle vicende familiari e professionali delle figure esaminate, mettendo in luce intrecci e legami di un ambiente fortemente endogamico; a corredo del testo sono inseriti alcuni alberi genealogici, una tavola comparativa con la stima del capitale librario di diverse botteghe bolognesi fra 1543 e 1620, e una pianta che evidenzia la concentrazione di librai e stampatori in una particolare zona della città, intorno al monastero di S. Procolo.
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