Proposte

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Lista di controllo per la predisposizione di una proposta

Durante la procedura di invio di una proposta, gli autori devono verificare il rispetto dei seguenti requisiti; la proposta potrebbe essere rifiutata se non aderirà a queste richieste.
  • La proposta non è stata già pubblicata, né è stata sottoposta a un'altra rivista (in caso contrario fornire una spiegazione nella sezione Commenti per l'Editor).
  • Il testo è conforme ai requisiti stilistici e bibliografici esposti nelle Linee guida per gli autori, che si trovano nella sezione Informazioni.
  • Nel caso di proposte inviate a una sezione sottoposta a peer-review, sono state seguite le istruzioni per Assicurare una peer-review cieca.

Linee guida per gli autori

Degli articoli deve essere fornito un abstract, espresso in terza persona, in italiano (in inglese se si tratta di contributo straniero) di circa 2.000 battute l'uno compresi gli spazi. L’abstract deve essere corredato di almeno cinque "parole chiave" in riferimento agli argomenti trattati (utilizzabili per l’indicizzazione dell'articolo nelle banche dati internazionali).

I contributi vanno inviati in forma elettronica in file .doc.

Le immagini allegate devono essere in formato .jpg o .tif; se più, vanno inviate con numerazione progressiva in file separati, insieme ad un file .doc riassuntivo che comprenderà l’elenco completo delle immagini con le relative didascalie.

Le note, in apice, non devono mai essere apposte ad una singola parola ma al termine del periodo-frase, a meno che non si tratti di legame indissolubile con quella parola (ad esempio traduzioni di un termine, riferimenti biografici per una persona), e devono essere messe sempre dopo la punteggiatura che chiude il periodo anche quando esso finisca con un segno grafico di parentesi o virgolette: …)34 … «…».35

Il sistema di citazione adottato è quello autore-data, ad es. Brown 2001, pertanto alla fine dell’articolo andrà inserita la bibliografia dei testi citati; ogni riferimento bibliografico citato deve essere separato dal seguente usando un punto e virgola. Per le citazioni successive si usa Ivi quando la citazione della medesima opera immediatamente succitata varia in qualche sua parte, ad esempio le pagine di riferimento, mentre Ibidem quando il riferimento è alla medesima pagina.
I manoscritti vengono citati per esteso nelle note a piè di pagina indicando il nome dell’Istituto di conservazione in lingua originale, datazione anche presunta, segnatura di collocazione e materiale scrittorio. Sigle o abbreviazioni delle istituzioni di conservazione saranno dichiarate in un’apposita legenda preliminare.

Esempi
Francesco Rocci, Memorie di un banco, 1389, cart. (BNCF, Ms Pal. 58) c. 56v.

Anche le fonti archivistiche devono essere citate per esteso nelle note indicando Istituto, sezione, fondo o serie interna, eventuale titolo, segnatura del volume, del fascicolo o della busta, eventuale titolo del manoscritto, anno o precisazione cronologica, indicazione della carta, busta. Sigle o abbreviazioni delle istituzioni di conservazione saranno dichiarate in un’apposita legenda preliminare.

Esempi
ASGe., Notarile, notaio Andrea Doria, 30 gennaio 1772
ASGe., Secretorum, Dispacci, fasc. Andrea Doria, busta 54, 30 gennaio 1444, c. 1r-34v.

Sia manoscritti che fonti archivistiche non vanno inseriti nella Bibliografia finale, che elenca esclusivamente le fonti edite.

Non vanno fatti elenchi puntati e numerati con l’apposito strumento automatico di Word, ma composti manualmente.

Ove possibile vanno evitate le composizioni in carattere grassetto, sottolineato, minuscolo spaziato e integralmente in maiuscolo.

Il corsivo va usato per le parole in lingua straniera di uso non comune, per titoli di opere letterarie, scientifiche, d’arte, di film…

La gerarchia delle virgolette all’interno di una frase è « », “ ”, ‘ ’. In generale altrimenti si usano gli apici singoli ‘ ’ per dare maggiore risalto a parole, le virgolette inglesi “ ” per dare enfasi a frasi, e anche per citazioni non letterali, e le virgolette caporali « » per le citazioni esatte che non superano le 3 righe.

Per le citazioni esatte o letterali lunghe più di 3 righe si deve andare a capo saltando una riga sia all'inizio sia alla fine della citazione e mettendo il testo in corpo minore, e terminare con i riferimenti delle pagine tra parentesi qualora non siano già state specificate prima.

Ogni omissione interna va segnalata con […], evitando di apporre le parentesi in apertura e in chiusura della citazione.

Brani in greco o in lingue straniere effettivamente poco praticate in Italia vanno tradotti nel testo, riservando eventualmente alle note la versione originale.

Bibliografia finale

Il sistema adottato nel testo e da inserire in nota è autore-data (ad es. Solimine 2014). Per la bibliografia finale, invece, va inserita la citazione estesa (Solimine 2014 = Giovanni Solimine, Senza sapere. Il costo dell’ignoranza in Italia, Roma-Bari, Laterza, 2014).

Monografie

Autore (Nome completo e Cognome, in tondo), Titolo in corsivo (per i libri antichi la trascrizione deve essere completa di senso ma non facsimilare), Responsabilità intellettuali secondarie, Città di stampa/edizione, Casa editrice (per i libri antichi /tipografo/editore mantenendo le diciture professionali come tipografo, stamperia ecc.), Anno (per i libri antichi formato e pagine).

In caso di più autori (fino a 3) si riportano tutti separati da virgola.

In caso di più luoghi di edizione si separano con un trattino; comunque si conserva la forma grafica presente nel logo editoriale (Maiuscoletti o segni particolari ICCU e Costa & Nolan).

Il curatore, traduttore, ecc. va indicato dopo il titolo e la virgola con la formula in tondo “a cura di” o “traduzione di”. In caso di più autori (fino a 3) si riportano tutti separati da virgola e le diverse tipologie di responsabilità secondarie vanno separate con virgola.

La segnalazione di edizioni successive, se non appare già in titolo, va riportata di seguito ad esso in forma breve. In caso di traduzione vanno riportati alla fine della citazione tra parentesi tonde il titolo dell’opera originale seguito dalle relative note bibliografiche.

L’indicazione delle pagine può essere: p. 333 se pagina esatta; p. 333-334 se una sequenza chiusa; p. 333, 336, 337 se sequenza aperta.

Esempi
Giovanni Solimine, Senza sapere. Il costo dell’ignoranza in Italia, Roma-Bari, Laterza, 2014.
Robert Darnton, Il futuro del libro, traduzione di Adriana Bottini, Milano, Adelphi, 2011 (tit. orig.: The case for books. Past, present, and future, New York, PublicAffairs, 2009).
Horst Blanck, Il libro nel mondo antico, edizione rivista e aggiornata a cura di Rosa Otranto, prefazione di Luciano Canfora, Bari, Edizioni Dedalo, 2008.
Maurizio Vivarelli, Le dimensioni della bibliografia. Scrivere di libri al tempo della rete, con testi di Giovanna Balbi, Maria Cassella, Bianca Gai [et al.], Roma, Carocci, 2013.
Parti di volumi

I singoli contributi di volumi collettanei vanno segnalati con autore e titolo seguiti da ‘, in’, citazione completa dell’opera e pagine pertinenti.

Esempi
Alberto Petrucciani, All’interno e all’esterno delle biblioteche: problemi storiografici, in La storia delle biblioteche. Temi, esperienze di ricerca, problemi storiografici. Convegno nazionale, L’Aquila, 16-17 settembre 2002, a cura di Alberto Petrucciani e Paolo Traniello, premessa di Walter Capezzali, Roma, Associazione italiana biblioteche, 2003, p. 217-230.
Edoardo Barbieri, Cultura cristiana e biblioteche ecclesiastiche: una breve premessa, in Claustrum et armarium. Studi su alcune biblioteche ecclesiastiche italiane tra Medioevo ed Età moderna, a cura di Edoardo Barbieri e Federico Gallo, Milano, Biblioteca Ambrosiana, Roma, Bulzoni, 2010, p. 9-24.
Articoli di rivista

Nome e cognome dell’autore (in tondo), Titolo dell’articolo, «Titolo del periodico», eventuale serie con ‘s.’ in tondo minuscolo, annata (anno), numero del fascicolo se presente, pagine.

Esempi
Ugo Rozzo, L’Advis di Gabriel Naudé e la nascita della biblioteconomia, «La Bibliofilia», XCVII (1995), 1, p. 59-74.
Paolo Traniello, La storia delle biblioteche: spunti per un’analisi critica, «Nuovi Annali della Scuola speciale per archivisti e bibliotecari», XX (2006), p. 271-289.
Contributi in miscellanea dello stesso autore

Nome e cognome dell’autore (in tondo), Titolo, in Idem o Eadem, titolo della raccolta, luogo, editore, anno, pagine.

Esempio
Luigi Balsamo, Per una storia globale del libro, in Idem, Per la storia del libro. Scritti di Luigi Balsamo raccolti in occasione del suo 80° compleanno, Firenze, Olschki, 2006, p. 105-127.
Opere in più volumi

Il titolo principale è seguito dal numero di volume in cifra araba e dal titolo del volume in corsivo, nonché dall'eventuale Sottotitolo in corsivo, separato da un punto fermo.

Esempio
Alfredo Serrai, Storia della Bibliografia, v. 3, Vicende ed ammaestramenti della Historia literaria, a cura di Maria Cochetti, Roma, Bulzoni, 1991.
Sito internet

Autore, titolo breve del sito, <indirizzo del sito>, data dell’ultima consultazione tra parentesi.

Esempio
The British Library, <http://www.bl.uk> (ult. cons.: GG.MM.AAAA).
Voce di dizionario o lessico enciclopedico

Titolo. Luogo, editore, data, s.v. [voce].

Esempio
Enciclopedia Einaudi della Architettura, Torino, Einaudi, 1974, s.v. Contrappunto.
Recensioni

Le recensioni vanno consegnate in file word (formato .doc) e devono essere scritte in carattere Times New Roman.
Il titolo del libro recensito va segnalato in questo ordine: nome (esteso), cognome (maiuscoletto), titolo (corsivo), città, casa editrice, anno, numero di pagine, collana, isbn, prezzo.

Esempio
Paolo Traniello, Storia delle biblioteche in Italia. Dall’Unità ad oggi, Bologna, Il Mulino, 2014, 230 p. (Manuali), isbn 978-88-15-25113-8, € 21,00.

All’interno della recensione l’autore del libro deve essere sempre indicato con la prima lettera del cognome puntato. Nel caso di volumi miscellanei o di atti di convegno i nomi degli autori dei singoli contributi vanno invece indicati per esteso.
In caso di citazioni utilizzare le virgolette caporali « », indicando sempre tra parentesi il numero di pagina dalla quale è riportata la citazione.
L’autore della recensione deve firmare il suo contributo, in corsivo, nell’ultima riga.

Bozze e correzioni

Nella fase di correzione delle bozze si prega di osservare le seguenti norme:

1) Limitare le correzioni a refusi, errori di battitura, errori di ortografia.

2) Una volta forniti gli impaginati non saranno possibili ulteriori modifiche o modifiche al layout.

3) Le correzioni proposte non dovranno causare un sovraccarico dell'impaginato.

Saggi

Ospita ricerche originali, di taglio innovativo, che spaziano dalla biblioteconomia alla bibliografia, dalla storia del libro e delle biblioteche alla documentazione e alla teoria dell’informazione.

Documentazione

Dedicata in particolare alla trascrizione o edizione di fonti, testi e documenti inediti (lettere, inventari, cataloghi) o alla pubblicazione, p. es., di bibliografie speciali.

Note e discussioni

Dedicata a temi di varia natura (p. es. analisi di una o più opere con taglio diverso dalla recensione, report su convegni e seminari, questioni accademiche o associative, novità in campo informatico o tecnologico), con contributi che possono svilupparsi su uno o più fascicoli.

Recensioni

Si propone di analizzare in forma sia descrittiva che critica la produzione italiana di settore, con attenzione anche alle traduzioni e ai titoli in lingua straniera.

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